CONSUMO CONSAPEVOLE
Quando mia madre aveva 8-10 anni, e cioè circa 50 anni fa, e andava a fare la spesa con mia nonna, i biscotti li comperavano sfusi, erano contenuti in eleganti ma al contempo semplici e pratici contenitori di vetro con grossi tappi di metallo, tipo acciaio, stessa modalità di vendita per il caffè e altre bontà che poi si ritrovavano sulla tavola della prima colazione o a pranzo e cena.
Vendere gli alimenti sfusi un tempo era la normalità, oggi siamo sommersi da migliaia di imballaggi di tutti i tipi, soprattutto plastica, molto problematica dal punto di vista ambientale.
A quanto pare però ci si sta avvicinando a una svolta epocale o forse a un “ritorno al passato”! Tutto ha cominciato a muoversi negli anni Novanta, seppur in modo abbastanza discreto e silenzioso, nella bella Fidenza, dove una cinquantina di famiglie molto unite hanno pensato e messo in pratica una nuova modalità di acquisto, basato sulla scelta di comperare direttamente dai produttori, abbassando in questo modo i prezzi della spesa, allontanandosi dal controllo delle multinazionali, e rispettando l’ambiente.
Acquistando da produttori locali si evitano giri lunghi e tortuosi di centinai di camion che trasportavano giornalmente in lungo e in largo merce alimentare sulla nostra bella Italia.
Nascono dunque e si sviluppano sempre in modo più strutturato i GAS, ovvero i Gruppi di acquisto Solidale, che appunto si riuniscono periodicamente e fanno la spesa “solidale”.
Ma nel frattempo qualcosa di altrettanto interessante si è mosso anche ai livelli della media e grande distribuzione che hanno introdotto dei distributori alla spina per l’erogazione di latte e detersivo.
Questo ha diversi aspetti positivi, a cominciare da quello economico, un bel risparmio dai 30 a i 50 centesimi per il latte, al risparmio di materia plastica per i detersivi., fino alla riduzione di Co2 e alla riduzione dei rifiuti in generale.
Inoltre si avverte sempre più a livello di famiglie e conseguentemente di ragazzi, una sempre maggiore sensibilità per mettere in pratica discorsi che un tempo rimanevano solo teorici.
Quindi , sembrerebbe proprio giunto un tempo di nuova attenzione all’ambiente che sempre più è legato al nostro modo di essere e di mangiare.
Articolo a cura della Dott.ssa Alessandra Mallarino
Dietista e Pedagogista