Spesa senza plastica

FARE LA SPESA SENZA LA PLASTICA: LA NATURA RINGRAZIA

Eccoci siamo alla cassa del supermercato con il nastro stracolmo di frutta, verdura, pane, pasta, latte, formaggi e altre 100 cose che scorrono, si iniziano a prendere i sacchetti di plastica e via all’inizio del riempimento progressivo fino al conto e allo scontrino.
Tutto questo in una piccola cittadina avviene allo stesso modo, meno che nella parte finale dove al posto delle classiche buste e sacchetti di plastica, sono arrivati i più ecologici sacchetti di materiale biodegradabile e le borse di tela riciclata con la scritta della città inglese promotrice di questa bella idea.
Ma dove sta avvenendo tutto questo? Esattamente nel Devon a Modbury in Gran Bretagna. E’ davvero una bella idea rispettosa dell’ambiente, della natura, degli animali che ci vivono e di noi uomini che su questa pianeta siamo ospiti non eterni, come invece lo è quasi la plastica che ci lasciamo dietro e che dura per centinaia di anni, come a ricordare di quanto le nostre scelte, a volte, possano essere poco attente e consapevoli.
In Gran Bretagna, invece grazie a una semplice idea maturata nella mente di una donna di nome Rebecca Kosking cameran della Bbc, questo si è concretizzato in azioni pratiche che hanno trovato l’adesione di un’intera cittadina e che molto probabilmente troveranno la partecipazione di altre città britanniche.
Rebecca aveva filmato nelle Hawaii una moltitudine di animali come ad esempio gli albatros, le tartarughe morivano fagocitati dalle buste di plastica, galleggianti nell’acqua del mare o purtroppo introdotte come “pseudo – cibo”! Queste immagini sono state convincenti più di tante parole, al punto da portare l’intera cittadina a una consapevolezza civile nel giro di poco tempo.
I fiorai hanno iniziato a fare mazzi confezionandoli con la carta, i macellai si sono impegnati ad avvolgere la carne nella carne oleata ecc, insomma ognuno si è impegnato per l’ambiente e con l’ambiente.
A pensarci bene, ognuno di noi su questo e altri esempi pratici e concreti, dove il tempo impiegato è poco ma il risultato è molto, potrebbe fare qualche cosa di importante per il futuro. A quanto pare anche in Italia dal 1 gennaio 2010 saranno vietate le buste di plastica non biodegradabili.
Nel frattempo potremmo cercare di seguire questo buon esempio e le buste di plastica in nostro possesso nelle nostre cucine, potremmo cercare di usarle il più possibile, per tante volte e non di gettarle dopo 10 minuti dalla spesa.
Buona spesa “consapevole” a tutti!

Articolo a cura della Dott.ssa Alessandra Mallarino
Dietista e Pedagogista