Alcune considerazioni dei partecipanti al GRUPPO DEI PARI:
- che i nuovi anziani siano persone capaci di vivere una vita attiva e piacevole, di mantenersi aggiornati, di progettare ancora il futuro, di rifiutare di essere incasellati, ecc. è sicuramente vero e rassicurante. Tuttavia pare perlomeno , per non dire fuorviante, l’attenzione a loro riservata quasi solo come un target, un obiettivo di consumatori interessante perché numeroso oppure preoccupante per chi si interessa alle conseguenze sulla sostenibilità del welfare.
- Non accettiamo di avere come obiettivo di vita quello di rimanere per sempre giovani. Sappiamo bene che sarebbe un finto obiettivo proposto da pubblicitari che hanno bisogno di vendere: non è realistico né lo desideriamo. Gli obiettivi e i bisogni dei nuovi anziani sono altri. La nostra personale esperienza dice che ai nuovi anziani non interessano solo i viaggi, la cura del corpo, gli hobby, ecc. Abbiamo la percezione di valere molto di più e di volere molto di più da questo periodo della vita: vogliamo diventare noi stessi, unici come siamo e irripetibili, non dei consumatori tutti uguali.
- I nuovi anziani, secondo la nostra esperienza, non rifiutano il cambiamento di se stessi, anzi, spesso lo cercano e sono convinti che i loro anni futuri saranno altrettanto intensi e generosi non di esperienze del passato, da per sempre giovani, ma di esperienze nuove rese possibili esattamente e solo quando si è avanti negli anni.
- I documenti esaminati ci hanno colpiti perché considerano sempre il nuovo anziano come persona isolata, centrata su se stesso, non inserita in un contesto sociale. Vogliamo, invece, continuare a sentirci parte integrante e attiva nel tessuto sociale e culturale di cui facciamo parte.
Il lavoro del GRUPPO DEI PARI ha confermato ulteriormente che i nuovi anziani corrono il rischio reale di inseguire obiettivi di vita che non sono i loro ma il frutto delle interpretazioni e delle abili comunicazioni dei professionisti del mercato.
Non esiste ancora uno standard di nuovo anziano, molti stanno cercando di definirlo su misura per soddisfare gli interessi commerciali e lo fanno con impegno e professionalità. In questa situazione le prime generazioni di nuovi anziani, come le nostre, hanno l’occasione e il dovere di esplorare le nuove opportunità utilizzando la loro personale esperienza e, soprattutto, la capacità di interrogarsi su quali siano i loro veri bisogni e come debbano essere interpretati. Resta così definito il percorso del GRUPPO DEI PARI, molto simile a quello adottato dagli studiosi di sociologia dei consumi ma molto diverso dai loro obiettivi:
Il percorso di riflessione del GRUPPO DEI PARI
E’ quanto faremo insieme nel prossimo GRUPPO DEI PARI di Mercoledì 20/06/2012.
Per chi volesse approfondire la conoscenza dei documenti consultati ecco alcuni link:
http://www.collegiocavalieri.it/pub1b_10_2.php
http://www.pi.camcom.it/uploads/2010_07_6_09_57_42.pdf
http://www.futureconceptlab.com/pdf/press/FCL_26_10.pdf
http://www.youmark.it/article/2568
http://www.ebter-cstrimini.it/uploads/file/Silver_Marketing_-_Maura_Franchi.pdf
http://www.futureconceptlab.com/pdf/press/FCL_27_07.pdf
http://www.mark-up.it/articoli/0,1254,41_ART_3826,00.html
L’articolo è una rielaborazione, a cura di Vincenzo Lano, degli appunti dell’incontro del GRUPPO DEI PARI di FormEduca di Mercoledì 23/05/2012.
La partecipazione al GRUPPO DEI PARI di FormEduca è libera, senza richieste di contributi ed aperta ai soci e alle persone che non hanno rinunciato al civile confronto fra le idee e le mettono in pratica.